Lo spettacolo narra di due adolescenti, Marta e Olmo, che affrontano la paura, la deportazione, la separazione, tutti gli orrori e le mostruosità della guerra che determinerà il loro destino.
Nel 1915, nel corso della Grande Guerra, nei territori di confine tra Italia e Austria, Olmo, figlio di un’italiana e di un austriaco, incontra Marta, giovane portatrice. Marta conosce la prima linea e, come una novella Antigone, seppellisce i poveri corpi abbandonati, a qualunque schieramento appartengano.
Testimonianze vere s’inseriscono su una storia fantastica che ha per centro il rifiuto della guerra e l’eroismo al femminile, ignoto ai più.
Gli studi prodotti sulla Grande Guerra negli ultimi anni hanno fornito indagini su aspetti in precedenza trascurati; si pensi all’impatto che la guerra ebbe sulla popolazione civile e al ruolo che quest’ultima, sotto la spinta di una mobilitazione di massa da cui nessuno poté sottrarsi, venne ad assumere all’interno degli ingranaggi della macchina bellica.
Lo spettacolo indaga il ruolo degli adolescenti e delle donne durante il conflitto, ponendo l’accento sulla straordinarie figure delle portatrici carniche,
che operarono tra l’agosto del 1915 e l’ottobre del 1917, e forse unica nella storia dei conflitti armati.
Lo spettacolo di inserisce nel più ampio progetto Rosaguerra 1915|1946: L’eroismo al femminile tra le due guerre.
Gli insegnanti troveranno nel testo diversi spunti utili ad aprire riflessioni su temi culturali e sociali quanto mai attuali.
Maggiori info del progetto su https://ilmutamento.org/project/marta-e-olmo/